[caption id=”attachment_191” align=”alignleft” width=”300” caption=”il tempio d’oro kinkaku-ji “][/caption]
L’ undicesima giornata Dio produsse una strada circondata di ciliegi in fiore e vide che era cosa buona, quindi la mise a Kyoto che i ciliegi li apprezzano molto…
Il 6 aprile abbiamo quindi deciso di fare un giro per le mete piu’ appariscenti di Kyoto, con un amico incontrato per strada di nome Nico ( no non ve lo presenteremo, o donne all’ascolto, in quanto siamo molto gelosi).
Per primo il tempio d’oro ( Kinkaku-ji ).
Questa costruzione risulta molto affollata in tutte le stagioni in quanto e’ famosa perche’ tutti i rivestimenti in legno del tempio sono ricoperti di “foglia d’oro” ovvero una sottilissima lamina del prezioso metallo che rende il palazzo semplicemente meraviglioso.
Di seguito ci siamo diretti ad una meta meno famosa e onestamente anche molto meno bella, il Ryoan-ji ovvero un tempio con giardino esterno famoso per il suo giardino di pietra in stile zen. Ora, nonostante i miei pregiudizi rispetto ai giardini di pietra (che non mi attraggono molto in quanto pieni di sassi) devo dire che questo ha deluso anche le mie aspettative. Ho osservato pero’ con meraviglia tutti i giapponesi che si facevano foto davanti ad esso, sicuri peraltro che la foto non sarebbe venuta mossa. Il giardino di piante intorno a questo non e’ risultata granche’ quindi sconsigliamo la visita di questo tempio.
Per ultimo ci siamo lasciati la famosa “via dei filosofi” o in lingua locale Tetugaku-no-michi in piena fioritura; questa via si snoda nella parte est di Kyoto praticamente da meta’ citta’ fino in fondo e costeggia un fiume con su entrambe le rive solo piante di ciliegio (sakura). Una visione meravigliosa soprattutto nei brevi momenti ventosi che spargevano i petali nell’ aria come coriandoli. La consigliamo a chiunque visiti Kyoto nel periodo della fioritura.
Nel bel mezzo della via dei filosofi abbiamo visitato il Ginkaku-ji o padiglione d’argento, ci aspettavamo un padiglione ricoperto di argento come il precedente lo era d’oro, invece la storia narra che uno Shogun piuttosto sborone ( Yoshimasa Ashikaga) avesse dichiarato di ricoprirlo d’argento per poi non farlo (probabilmente con una tecnica che oggigiorno utilizza la maggior parte dei politici). Tuttora qualche giapponese, attende la ricopertura del padiglione. Dal canto nostro fregandocene di tutte queste chiacchere ci siamo goduti l’ampio giardino con cascatelle, bellissime piante di acero e qualche composizione di pietre che pero’ erano fatte veramente bene con tronchi di cono fatti di ghiaino e disegni molto belli. Lo consigliamo vivamente.