Il giorno della partenza da Takayama non ci siamo arresi, dovevamo vedere qualcosa. Grazie agli uffici informazioni disposti per la città e alle decine di mappe prese a giro (ogni voltache non sapevamo in che tasca era finita una mappa ne prendevamo un’altra), sapevamo che alcuni carri si sarebbero ritrovati in un punto centrale di Takayama. Abbiamo preso i nostri fidi zaini (pesanti e giganti), salutato il simpaticissimo padrone del Ryokan, e ci siamo diretti là.
Il posto era letteralmente zeppo di persone, e sempre di più ne arrivavano per vedere lo show delle marionette. 4 Carri totali si sono infatti ritrovati al centro di una piazza e, uno alla volta, hanno controllato le loro marionette per mostrarle muoversi in piccole storie giapponesi.
Queste marionette a differenza di quelle che conosciamo noi, hanno le fila che controllano i movimenti dal basso. Sopra di esse non ci sono cavi di alcun genere. Lo show è stato piacevole anche se il numero di persone (ed i nostri zaini) lo hanno reso piuttosto stressante.
Finito questo piccolo intermezzo del festival siamo corsi alla stazione per arrivare all’ultima nostra tappa: Tokyo. Il tempo a Tokyo era bellissimo per fortuna, e l’hotel Edoya davvero splendido e situato in una zona di tokyo (Ueno) molto piacevole da scorrere a piedi, piena di salite e discese similari a quelle di San Fransico.
Rimaneva circa mezza giornata, e abbiamo deciso di tornare e visitare tutto il quartiere tecnologico, Akihabara, in cerca di regali, piccoli gadget di cartoni animati e nella speranza di trovare una PSP a basso prezzo. Ovviamente la PSP non l’abbiam trovata (con il cambio a 130yen per un euro si risparmia circa 20 euro. Un’inezia), ma il quartiere tecnologico è assolutamente un must per appassionati di anime/hi-tech!
Foto giorno 20: