La prima parte di questa giornata e’ stata triste e non vogliamo raccontarla con battute od ironia. C’e’ poco da scherzare purtroppo.
Sveglia mattutina ore 6.30. Il nostro ultimo giorno ad Hiroshima ed ancora non avevamo visitato l’intero parco che ne rievocava la tragica storia: il Peace Memorial Park. Un parco che contiene vari elementi da visitare di importanza rilevante nei confronti della citta’.
Mentre eravamo sull’autobus ci siam resi conto di quanto Hiroshima sia ad oggi una comune citta’, che non abbia caratteristiche “turistiche” ma che venga appunto visitata solo per la storia che si porta come marchio indelebile sulla sua vecchia schiena.
6 agosto. Una data ricorrente all’interno del parco, attrezzato di sculture e musei, ma soprattutto di quello che viene chiamato “A-Bomb Dome” ovvero l’ultimo residuo della citta’ che fu un tempo. Quando la bomba nucleare esplose sopra Hiroshima questa costruzione riusci’ comunque a rimanere interna, non del tutto ovviamente, mostrando oggi quell’aria triste e malandata che accompagna cattivi pensieri.
A giro per tutto il parco vi sono segni e simboli. Dimostrazioni dei danni della guerra e modi di cercare una nuova pace. A partire dagli origami di Sadako, una bimba uccisa dalle radiazioni della bomba. Gli origami erano la sua passione. Una statua e’ stata eretta in suo nome in segno di pace e tante raffigurazioni e quadri sono stati esposti vicino, tutti realizzati con origami come dono verso Sadako.
Splendida anche la costruzione con i nomi delle vittime o ancora la serie di “archi” (rettangolari a dirla tutta) con sovrimpressa la parola pace in tantissime lingue.
E’ dalla pace che Hiroshima vuole andare avanti. E nel Peace Memorial Museum questo pare chiaro. Non un cenno al giusto o sbagliato ma una rappresentazione di quanto danno abbia provocato la bomba atomica. Sia nella storia che nella vita dei sopravvissuti. Certo c’e’ da dire che non sono mancati elementi che rendessero piu’ malinconico il racconto che usciva dagli speaker, ma questo credo lo si possa perdonare.
All’interno del museo c’e’ di tutto. Dalla storia di Hiroshima, alle cause del bombardamento alle componenti della bomba, alle stragi stesse compiute dai giapponesi per arrivare fino a quell’estremo punto interrotto dal sordo rumore della bomba atomica.
Ne siamo usciti molto colpiti e totalmente assuefatti all’ambientazione catastrofica. Andare qui quando si e’ ad Hiroshima e’ un dovere. Sia per una questione morale, sia perche’, a differenza di altre citta’, Hiroshima contiene molte meno locazioni turistiche.