Giorno 10: Kyoto, la pagoda di To-ji, il castello di Nijo e Arashiyama fra i bambu'

La decima giornata si e’  aperta con una mangiata del famoso Pan giapponese ovvero una sorta di pane leggermente briochato con all’interno di tutto da cose buonissime come la salsa di fagioli dolci a cose fetide come uova pancetta e peperoni.

Rinfrancati da cosi’ tanta bonta’  e con il fegato implorante un caffe’ latte abbiamo deciso di passare la giornata vedendo 4 dei luoghi piu’ importanti della  Kyoto da bere:

  • La pagoda di To-ji
  • Il castello di Nijo
  • La foresta di bambu’ di Arashiyama

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Giorno 9: Himeji (e le giubbate d'acqua)

p1040031Scusate per il ritardo ma nel vecchio ostello era riuscito a trovare dei pc con risoluzione inferiore a 800*600 e questo ci ha reso complicato scrivere, ed anche un po’ vivere :)

Le prossime giornate saranno piu’ riassunte visto che ne stiamo scrivendo cinque ed ho ancora da lavarmi (cit. le prossime puntate saranno in edizione ridotta per venire incontro alle vostre capacita’ mentali).

La giornata di Himeji e’ iniziata (molto presto) con un leggero grigiore che pero’ ci ha lasciato comunque la possibilita di visitare tranquillamente il monte Shosha (raggiungibile tramite funivia) e la sua miriade di templi. Questa zona non e’ molto visitata dai turisti internazionali mentre e’ una meta importante di pellegrinaggio per qualsiasi Buddista. Arrivando la mattina presto e’ pero possibile visitare la montagna in un clima di silenzio e strana magia, dato che la maggiorparte dei pellegrini inizia ad arrivare verso meta’ mattinata.

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Giorno 8: Arrivo a Kyoto, stazione e templi

Dopo la visita ad Hiroshima siamo partiti verso Kyoto, ex capitale del Giappone e meta adorata da molti turisti. Abbiamo portato con noi il famosissimo BENTO giapponese. Un pranzo preconfezionato pieno di roba varia. Il primo tentativo fu fatto dall’abile luca in treno. Acquistandolo giorni fa e gustando una schifezza senza pari. Oggi invece ci siamo fermati in un negozio serio e, manco a dirlo, era squisito. Un intruglio di pesce indefinito condito da riso ed altre robe di cui non sapremo mai il nome ma che abbiamo divorato. Finito il cibo e con un cambio alla stazione di Shin-Osaka siamo finalmente arrivati.

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Giorno 8: Hiroshima, A-Bomb Dome, Peace Memorial Museum

La prima parte di questa giornata e’ stata triste e non vogliamo raccontarla con battute od ironia. C’e’ poco da scherzare purtroppo.

Sveglia mattutina ore 6.30. Il nostro ultimo giorno ad Hiroshima ed ancora non avevamo visitato l’intero parco che ne rievocava la tragica storia: il Peace Memorial Park. Un parco che contiene vari elementi da visitare di importanza rilevante nei confronti della citta’.

Mentre eravamo sull’autobus ci siam resi conto di quanto Hiroshima sia ad oggi una comune citta’, che non abbia caratteristiche “turistiche” ma che venga appunto visitata solo per la storia che si porta come marchio indelebile sulla sua vecchia schiena.

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Giorno 6: Colazione Giapponese, onsen mattutini ed arrivo ad Hiroshima

p1030713Quella di oggi e’ stata una giornata con meno avvenimenti delle altre (che si potevano quasi dire “ai confini della realta’”). Ciononostante ci siamo impegnati per dormire un po’ meno del solito (s’avesse ad abituarcisi!).

Infatti la sera prima, dopo varie consultazioni, abbiamo scelto di fare un’altra piccola pazzia: Onsen mattutino. Quale modo migliore di svegliarsi se non cuocendo in acqua calda alle 7 e 30 del mattino? E per condire una tipica colazione giapponese (nel ryokan) per risollevare i morali.

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Giorno 5: Beppu, inferni, fugu e onsen a iosa

p1030602Rinfrancati da dodici ore di sonno, ci sentiamo pronti a fare il giro degli inferni (jigoku) di Beppu. Dato che siamo dei tirchi stakanovisti, abbiamo ben pensato di girarli tutti a piedi, ignorando un dettaglio fondamentale: la distanza. Se questo poteva essere sopportabile per i primi quattro chilometri in salita per arrivare ai sei inferni piu’ vicini, di certo non lo era per i due chilometri e mezzo aggiuntivi necessari a vedere gli ultimi due jigoku, che hanno dato il colpo di grazia al piede del nostro Dottor House (Andrea).

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Giorno 3: Il treno notturno e Harajuku (Cosplay)

1Una giornata intensa e comica quella di oggi. Partita nuovamente con un piede (in tutti i sensi) sbagliato. Si, perche’ contrariamente a quanto scritto sul sito di japan guide, il treno notturno che volevamo prendere per beppu e’ a pagamento (e pure caro). Il Japan Rail Pass non copre i treni notturni da noi esaminati, e stranamente erano tutti con cuccette! Quindi non affidatevi mai (come noi) ai treni notturni della Japan Rail, ma escludeteli dai vostri calcoli (se non volete pagare). L’intera mattinata e’ stata un susseguirsi di andirivieni per capire cosa fare; sufficiente a farci considerare pazzi da meta’ della popolazione giapponese.

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